Londra: passeggiata fotografica lungo il Tamigi

Photowalk a Londra lungo le sponde del Tamigi,  partendo dall’Hungerford Bridge passando per il London Eye, la grande ruota panoramica, il Waterloo Bridge, il National Theatre e poi il ponte dei Frati Neri,  la Tate Modern, il Millenium Bridge e gli immancabili mercatini. Un meraviglioso itinerario per ammirare Londra per la prima volta, ma anche per conoscerla meglio e più a fondo respirandone la vita e godendo delle attività lungo il fiume.

La prima foto abbiamo voluta dedicarla a The London Eye, l’iconica ruota panoramica alta 135 metri, situata sulla riva sud del Tamigi, tra il Ponte di Westminster e l’Hungerford Bridge, inaugurata il 9 marzo del 2000 e attualmente sponsorizzata dalla Coca-Cola. È la ruota panoramica più alta d’Europa e offre uno dei punti di vista più alti e strabilianti della città.

The London Eye

Abbiamo raggiunto la riva sud del Tamigi  partendo dal Centro di Londra e attraversando questo imponente ponte, l’Hungerford Bridge.  Si tratta di un  ponte ferroviario realizzato in acciaio, noto anche come Charing Cross Bridge, fiancheggiato da due ponti pedonali che sono supportati dagli stessi pilastri e sono detti Golden Jubilee Bridges.

Hungerford Bridge

Ed eccoci sulla riva sud del Tamigi, dove londinesi e turisti possono passeggiare a due passi dal fiume e godere dei tanti locali, negozi, giardini e attrazioni per i più piccoli

Qui anche un grande Skater Park pieno di graffiti e di ragazzi impegnati durante il giorno in mille evoluzioni

Siamo ora al Waterloo Bridge, ponte che porta il nome in ricordo della vittoria delle armi inglesi nella Battaglia di Waterloo del 1815.

Sotto i suoi archi si svolge un importante mercatino di libri usati, il Southbank Book Market, soprattutto sul tema del cinema e del teatro. Subito dopo il ponte infatti ha sede il Royal National  Theatre o, gergalmente, The National, tempio della produzione teatrale londinese.

 Southbank Book Market

Proprio davanti a  The National ecco il London Pride, una scultura in bronzo dell’artista inglese  Frank Dobson che raffigura due donne nude sedute su una base di ardesia.

Royal National  Theatre 

Continuiamo la nostra passeggiata verso il Blackfriars Bridge, il Ponte dei Frati Neri,  tra pub, ristoranti, artisti di strada, bancarelle e mercatini gastronomici. Stagliato contro il meraviglioso skyline della città anche un pontile su una spiaggia e artisti di strada impegnati in sculture di sabbia.

 

Arriviamo quindi al Blackfriars Bridge, il ponte dei Frati Neri. Fu il terzo ponte costruito a Londra dopo il vecchio London Bridge, costruito diversi secoli prima, e il ponte di Westminster. Venne chiamato  Blackfriars Bridge a causa del vicino monastero dei frati domenicani, in Inghilterra chiamati black friars, per via della cappa nera che portano sul loro abito. Il ponte attuale, costituito da cinque archi in ferro, è stato allargato  a seguito del grande volume di traffico sostenuto. Il ponte è finito nelle cronache internazionali nel 1982, quando venne rinvenuto impiccato sotto uno dei suoi archi il corpo del banchiere italiano Roberto Calvi.

Blackfriars Bridge, il Ponte dei Frati Neri

Blackfriars Bridge, il Ponte dei Frati Neri

Blackfriars Bridge, il Ponte dei Frati Neri

Blackfriars Bridge, il Ponte dei Frati Neri

Sempre rimanendo sulla riva sud del Tamigi,  ecco la successiva tappa della nostra passeggiata, la Tate Modern, il grande museo che ha sede in quella che un tempo era la centrale termoelettrica di Bankside, chiusa nel 1981 quando il crescente prezzo del petrolio la rese antieconomica.  L’edificio, con una ciminiera alta 99,06 m e una larghezza di 200 m fu costruito in più fasi tra il 1947 e il 1963, tranne che per l’aggiunta sul tetto di due nuovi piani di cristallo, ed oggi è il museo d’arte moderna più visitato al mondo con oltre 4 milioni e mezzo di visitatori. Gli spazi espositivi ricavati tra le vecchie turbine ospitano quadri di Picasso, Matisse, Modigliani e opere d’arte moderna internazionali.

Tate Modern, gratuita e aperta a tutti

Ed è dalla terrazza della Tate che scattiamo queste bellissime foto del Millenium Bridge, il ponte che ci riporterà dall’altra parte del fiume, alla City. Si tratta di un ponte sospeso, in acciaio, ad uso esclusivamente pedonale. E’ stato il primo ponte pedonale ad attraversare il Tamigi da quando, nel 1894, venne costruito il Tower Bridge. È di proprietà della Bridge House Estates, una fondazione che si occupa anche della sua manutenzione. Come vedete dalle foto dall’alto l’allineamento del ponte è tale che offre una bellissima vista della facciata sud della cattedrale di St. Paul, incorniciata dai piloni a sostegno del ponte, e costituisce uno dei luoghi in cui si ha una visione più fotogenica del monumento.

Millenium Bridge

Tate Modern e Millenium Bridge

Ed è proprio sul Millenium Bridge, a conclusione della nostra passeggiata, che facciamo uno straordinario incontro: Ben Wilson. Ben è cresciuto in una famiglia di artisti: è scultore, intagliatore di legno, ha ottenuto grande risonanza creando imponenti strutture in legno costruite nelle foreste e nei campi dell’Australia, della Finlandia, arrivando fino a Baltimora. Ma l’artista inglese è diventato famoso dipingendo delle piccolissime opere d’arte sulle gomme da masticare che si possono trovare a terra o sui marciapiedi. Tutto è nato dalla sua avversione per i rifiuti industriali che con il tempo si è tradotta in una nuova e rivoluzionaria forma d’arte: Wilson individua il maggior numero possibile di chewing-gum presenti sull’asfalto e le adorna come piccole opere d’arte, regalando alla strade di Londra un aspetto variopinto e colorato. 

Ben Wilson, fotografato da Brundarte sul Millenium Bridge 

Ben Wilson, fotografato da Brundarte sul Millenium Bridge 

Ben Wilson è stato denunciato per queste sue particolari opere, ma poi assolto perchè non è mai lui a gettare a terra le gomme: lui si limita a renderle piane e ad indurirle con uno speciale kit per poi dipingerle. Porta sempre con se la sentenza di assoluzione che mostra ogni qual volta la polizia tenta di fermarlo. Fino ad oggi Wilson ha realizzato oltre 8000 piccoli gioiellini di gomma spesso commissionatigli dai bambini che abitano i quartieri in cui di volta in volta si ferma o da adulti che gli chiedono di commemorare nascite e morti, matrimoni, persone a cui sono stati legati, momenti speciali, pensieri. Le richieste vengono raccolte su un quaderno e realizzate gratuitamente.

Ed è con la meraviglia dell’arte che può trasformare tutto, ma proprio tutto, in bellezza e nello stesso tempo denunciare e cambiare, che concludiamo la nostra indimenticabile passeggiata. Se ne avete l’occasione non perdetela!

 

 

 

 

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